LA PONTONI FALCONSTAR CONTRO IL PETRARCA PADOVA PER RESTARE IN VETTA E MANTENERE L’IMBATTIBILITA’ CASALINGA.
L’aria che si respira in testa alla classifica è salubre per la Pontoni Falconstar che per continuare a respirarla in attesa del ciclo di fuoco che chiuderà il girone di andata della prima fase è chiamata a superare domani (domenica) alle 18 al PalaPaliaga il Guerriero Petrarca Padova, un match decisamente molto più difficile di quanto possa dire una classifica che vede biancorossi e petrarchini separati attualmente da 8 punti. La scarica di energia portata dal successo di Pordenone è infatti pareggiata, in casa padovana, dalla vittoria scacciacrisi ottenuta contro Ferrara, la seconda in campionato dopo quella con lo Jadran. Uno scalpo importante a testa, dunque, e sfida tra due squadre che vorranno confermarsi. “Quello che dobbiamo evitare è l’effetto “pancia piena” – mette i suoi sull’attenti coach Beretta – perché affronteremo una squadra molto determinata e rinfrancata nel morale dall’exploit incredibile con Ferrara (match nel quale ha raggiunto anche il +19, ndr). Mantenere l’intensità mentale e fisica è ingrediente fondamentale per le nostre possibilità di vittoria contro una squadra che si presenterà sulle ali dell’entusiasmo. Il Petrarca ha un ottimo quintetto, con tiratori formidabili come Ragagnin e Bevilacqua, l’esterno Birra che ha 20 punti nelle mani e porta tanta energia, la bandiera Coppo che è un giocatore di categoria, e l’atletico lungo Mwambila che salta, stoppa e prende rimbalzi. In panchina hanno tanti giovani che portano entusiasmo, dovremo fare molta attenzione”. Dopo il Guerriero la Falconstar è attesa dal trittico Ferrara-Jesolo-Valsugana (3 gare in una settimana, a Jesolo sarà un turno infrasettimanale) ed è pertanto fondamentale mettere fieno in cascina. “Chiuderemo l’andata affrontando 3 squadre di alta classifica, la gara con Padova pesa tanto proprio perchè ci vogliamo arrivare bene – conclude il tecnico biancorosso – in più abbiamo anche l’obiettivo di mantenere l’imbattibilità casalinga”. Sempre fuori dalle rotazioni Bacchin, presenti tutti gli altri, gli stessi che hanno compiuto l’impresa a Pordenone.