PONTONI FALCONSTAR, PREVALE L’AMAREZZA DOPO IL DERBY PROVINCIALE VINTO DALLA DINAMO (CON EPISODIO DA VAR)

E’ un mix di sensazioni il post derby della Pontoni Falconstar che a Romans ha incassato la prima sconfitta stagionale nella sfida con la Dinamo Gorizia. All’amarezza per il finale convulso, per quel canestro annullato sulla sirena a Simone Bellan che avrebbe deciso la gara al 40′ dopo una furiosa rimonta, fa da contraltare la consapevolezza di aver avuto la palla della vittoria al termine di una partita giocata per lunghi tratti (e tra questi quelli decisivi) con una formazione dall’età media under 23, a partire dai due playmaker. Una situazione nuova per giocatori con un solo anno di esperienza in categoria, e in alcuni casi nemmeno quello, che può aiutare a crescere una volta smaltita la logica delusione. “Se avessimo vinto la partita, e probabilmente l’avevamo vinta, con un gruppo così giovane e senza nemmeno giocare particolarmente bene saremmo stati tutti ancora più orgogliosi del risultato – commenta il general manager biancorosso Rolando Cerigioni – purtroppo si è venuta a creare una situazione difficile, la gestione dei falli da parte degli arbitri ci ha privato nei momenti chiave dei giocatori più esperti (contestato in particolare il quinto fallo fischiato a capitan Skerbec, ndr) e in un ambiente caldo come quello di sabato sera, contro una squadra esperta, i nostri giovani sono andati in difficoltà, pur sostenuti incessantemente anche dai nostri tifosi accorsi numerosi e rumorosi in trasferta, ai quali va il nostro plauso. Credo che anche il loro pubblico, con il suo tifo caldissimo, ma allo stesso tempo, va riconosciuto, corretto nel sostenere i suoi giocatori con rispetto per gli avversari, abbia condizionato la partita e forse anche un po’ l’arbitraggio”. Il pensiero torna inevitabilmente al canestro di Bellan. “E’ un fischio che si fa fatica a commentare, anzi lasciamo pure l’aggettivo incommentabile – conclude il gm – a fine gara anche alcuni membri della società Dinamo e alcuni loro giocatori hanno ammesso la validità del canestro. Quello che più mi disturba è il fatto che l’arbitro non avesse alcun mezzo a disposizione per giudicare, e si è basato su una pura sensazione”.

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